La capra domestica è senza dubbio uno dei primi animali che gli uomini primitivi appresero a sfruttare. Non si conosce la data esatta in cui cominciò il suo addomesticamento, ma risale con ogni probabilità al 7000-6000 a.C, se non ancora prima. Si ritiene che derivi dalla capra selvatica, che vive nelle regioni del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente. Alcuni zoologi affermano che le capre dell'isola di Creta sono le vere rappresentanti della specie ancestrale selvatica, mentre altri ritengono che le capre che vivono attualmente allo stato selvatico nelle isole del Mediterraneo sono semplicemente animali domestici, rinselvatichiti ormai da molti secoli. È probabile che non si riuscirà mai a sapere da che parte sta la ragione.
Si conoscono molte razze di capra domestica, dalle piccole capre nane ai caproni di grossa taglia. La colorazione del mantello, la forma e la lunghezza delle corna sono quanto mai variabili, tanto che vi sono persino varietà di capre a quattro coma.
Le capre d'Angora, originarie della Turchia, hanno pelame fine e setoso, molto usato nell'industria tessile. Generalmente la capra viene allevata per il latte e per la carne ed è soprannominata giustamente "la vacca del povero". È un animale intelligente, sprezzante e indipendente, che difficilmente fa amicizia con l'uomo. Ci vuole una gran pazienza e molta gentilezza per rendere familiare una capra; tuttavia diventa molto affettuosa quando si sa prenderla per il suo verso. Per l'ambiente naturale è un animale pericoloso dal momento che divora sistematicamente tutta la vegetazione disponibile.